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martedì 8 maggio 2012

Race bugs (Fossano Sprint)

E con questo post ufficializziamo una cosa:

SONO FINALMENTE UN TRIATLETA!

Infatti prima con la gara di Fossano del 25 aprile e poi con quella di Andora di questo weekend ho finalmente provato il triplice sport in gara.

Ma veniamo ai dettagli:

Il 24 aprile alle 21:00 alzo il telefono e chiamo il mio compare Daviduzzo per organizzarmi con gli spostamenti del giorno gara, ma ricevo subito una bella notizia: "Guarda che io sono con la famiglia... Te l'avevo anche detto!"

E DAL MIO SILENZIO DI TOMBA E' PALESE CHE NON L'AVEVO CAPITO..

Mi trovo quindi senza passaggio, ma la cosa non mi spaventa. Sito delle ferrovie e decido quindi di prendere il treno delle 09:30 diretto a Fossano con arrivo alle 10:30. Perfetto. Problem solved.

Il mattino dopo carico della mia borsa con tutto il necessario e abbondante colazione nello stomaco, inforco la mia Bianchi appena riparata in direzione stazione ferroviaria dove compro i biglietti per la mia destinazione.

P.S.Voglio fare i complimenti a Trenitalia per il costo dell'abbonamento giornaliero per la bici che mi è costato più del biglietto per Fossano, ma va bene così...

Salgo sul treno e dopo aver strappato il consenso del capotreno riesco a far mettere la mia bella bicicletta sotto continua sorveglianza del macchinista, al sicuro da cadute e controllori romani in trasferta a Torino.


Tranquillo della sistemazione ciclistica, mi sono talmente rilassato che nel tempo a disposizione traccio con il mio Garmin 910xt il percorso del treno. Dovevo ingannare in qualche maniera quest'oretta di campagna piemontese o no ?

Arrivato in stazione scarico la bici e mi dirigo in direzione della piscina comunale, con pedalata allegra e spensierata avendo addirittura la fortuna di essere scortato fino alla mia destinazione da un Bianchista vecchio stampo della zona. Meglio del GPS. Ringrazio e saluto. 

E qui il mio cervello comincia a svarionare.

Non so cosa mi capita, ma quando sono in ambiente gara, sento di perdere la lucidità, ovvero fino a un minuto prima ho ben chiaro cosa devo fare, il minuto dopo sono li che salto come un matto a destra e sinistra per l'emozione e l'adrenalina. Immaginate di pensare di voler provare il giro in bici, a mangiare, a preparare il materiale per la ZC, a fare due bracciate, alle foto di rito, a salutare amici conoscenti e parenti e tante altre cose, ma mixando tutto assieme! E allora partono le scene più belle. :-) 
Ma fa tutta esperienza... o almeno è come dicono i "vet" di questo sport, detto da gente che per dare coraggio e manforte ai compagni in gara si sono fatti 70 km a 45 km/h di media in bici... 

Ma veniamo alla gara: Dopo aver sistemato la ZC in preda alle risate, ci avviamo in piscina cercando di prendere il maggior numero di infezioni ai piedi camminando scalzi praticamente ovunque.

Per ingannare l'attesa ci dedichiamo ai fotografi e a qualche metro in acqua, giusto per prendere confidenza con le acque agitate e fredde... :-)

Arrivano i giudici e cominciano a chiamare la prima delle 5 batterie create, 5 atleti per ogni corsia, il tutto per 8 corsie. Non siamo proprio pochini... Ma ecco che partono le donne e qui capisco che quello che io definisco nuoto e un concetto astratto rispetto a quello che stavo vedendo.

Seconda e terza batteria partono e finalmente tocca a me. Il giudice dice corsia 2, relativamente vicino all'uscita, bene! Con i compagni di avventura che vado a conoscere definiamo i tempi e andature. Io decido una 4a posizione tranquilla tranquilla. Fischio di inizio e dopo 15 minuti precisi esco, decisamente stonato, ma sopravvissuto anche a qualche momento di panico nella parte iniziale della gara.

T1: Caschetto, maglietta e scarpe e corro verso la partenza della bici, vengo incitato dai compagni di squadra presenti ma sopratutto mi segnalano che il gruppone non è molto distante. Aggancio i pedali e comincio a pestare come un dannato ma come a Sanremo il vuoto totale davanti a me. Dopo circa 2 o 3 km a ritmo allucinante raggiungo un concorrente (secondo me di provenienza dal ciclismo) con cui farò quasi tutto il tracciato in bici.

Recuperiamo terreno e posizioni dandoci il cambio in continuazione, pago qualche salita inaspettata (non ho provato il tracciato in bici prima) e qualche momento di stanchezza sul piatto ma nel complesso un discreto giro di 23 km a 35 km/h di media.

Eccomi nuovamente in ZC ma questa volta sbaglio alla grande: metto la bici al contrario! Correggo l'errore e parto a fare gli ultimi 5 km chiudendo il tutto in 1h e 20. Felice e soddisfatto.

Post gara grande mangiata al pasta party (ho decisamente recuperato le calorie bruciate) e ritorno in bici a Torino (in scia a 30 Km/h di media).

Nel complesso grande giornata di sano sport e grande divertimento, nonostante qualche dolorino si facesse sentire per la caduta della domenica appena passata, ma ringraziando il cielo niente che mi limitasse nei movimenti.

Qui i dati della gara per chi fosse interessato al percorso.


Cosa ho imparatato ? A mettere la bici come si deve al T2 e allacciare sempre il caschetto...
Cosa mi è piaciuto ? Lo zucchero filato che mi sono scassato a fine gara.

Next post: Andora e il battesimo del fuoco...

1 commento:

  1. grande UOMO, dai che se vai avanti così il prossimo anno ti mettono nel top team!!!

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